Il WiFi 6E supera i primi test: velocità paragonabile al 5G

La Wifi Alliance, l’ente che detiene la tecnologia dalla quale ne deriva il nome, ha qualche giorno fa annunciato che supporterà anche le bande di frequenza a 6Ghz, lasciate inutilizzate libere e senza licenza da altri enti regolatori.

L’agenzia si è detta molto soddisfatta di questo passo in avanti. Si tratta di una nuova possibilità di utilizzo della bande a 6Ghz che permetterà non solo di sopperire alla mancanza di bande larghe da utilizzare, ma riuscirà anche a ridurre i tempi di latenza e le interferenze. Questo sarà possibile fornendo blocchi contigui per erogare 14 canali aggiuntivi da 80 MHz e 7 canali da 160 MHz.

Velocità paragonabile al 5G

Gli ultimi test effettuati hanno riscontrato che la nuova banda ha enormi potenzialità. Nei test si è visto come la velocità massima potrà essere di 2 gigabit al secondo con una latenza di circa 2 millisecondi. Un risultato straordinario che potrà segnare la svolta nelle piattaforme di streaming e di gaming con una velocità di raggiungimento che fino a questo momento si erano visti soltanto nella tecnologia 5G.

I test sono stati effettuati utilizzati piattaforme Broadcoam e Intel, a San Jose in California, dando dei risultati così promettenti da convincere l’azienda a realizzare un ampio portfolio di chip Wi-Fi 6E già durante quest’anno.

Un altro tassello in più sta quindi per aggiungersi ad una tecnologia che vive un’evoluzione lenta ma costante, che porterà di sicuro ad un incremento prestazionale importante, non rimane dunque che attendere che il nuovo standard giunga a livello globale.

L’azienda è pronta ad inaugurare una nuova era di prestazioni e di funzionalità Wi-Fi. Sembrava ieri il lancio della connettività Wi-Fi in Italia e nel mondo a bande da 2,5 e 5 Ghz e a breve si sfonderà le porte del Gbps di velocità in download.

Come funziona una tecnologia WI-Fi?

Ovviamente tutti sanno al giorno d’oggi che il WI-Fi è una tecnologia che permette di connettere in rete uno o più dispositivi come computer, smartphone, tablet, smart TV, console ecc. senza l’utilizzo di cavi.

Questo è possibile perché sfrutta le onde radio che vengono da un apparecchio in grado di generarle: il modem/router. Seppur l’origine di tale tecnologia è attribuita a varie persone in diversi periodi storici, ufficialmente si può dire che il Wi Fi ha fatto il suo ingresso nel mondo nel 1999. A partire da quel momento, vennero infatti definiti tutti i principi strutturali della tecnologia ed il suo sviluppo e la sua diffusione diventarono nel giro di breve tempo sempre più capillari.

Tutte le classi Wi-Fi “accettate” dalla comunità internazionale sono identificate dal numero 802.11 seguito da una lettera dell’alfabeto.

Ad oggi, gli standard Wi-Fi esistenti sono in tutto nove ma i più utilizzati sono quattro. Qui di seguito trovi indicati quali sono e le rispettive velocità di trasmissione dati che consentono di raggiungere.

Wi-Fi classe b (802.11b) – 11 Mbps.

Wi-Fi classe g (802.11g) – 54 Mbps.

Wi-Fi classe n (802.11n) – 300 o 450 Mbps.

Wi-Fi ac (802.11ac) – 1.3Gbps (1.331 Mbps).

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