Coronavirus, oggi il Cdm: nella bozza del decreto multe fino a 4.000 euro

E’ in corso in queste ore un consiglio dei ministri in cui dovrebbe essere approvato un nuovo decreto legge che prevederà sanzioni più dure per chi non rispetterà le ordinanze restrittive del governo. Sul tavolo del premier Conte è già presente una bozza del decreto che ora sarà discusso in consiglio.

Si va verso l’inserimento di una sanzione amministrativa da 500 fino a 4.000 euro per chi non rispetterà le misure di contenimento adottate dal governo per fronteggiare la diffusione del coronavirus. Anche se in consiglio c’è chi vorrebbe abbassare la soglia massima a 2.000 euro. Inoltre è prevista per le attività che non rispettano gli obblighi la chiusura da 5 fino a 30 giorni.

Una decisione questa presa per cercare di scoraggiare ancora di più le persone ad uscire di casa se non in casi strettamente necessari. Sono infatti ancora troppe, soprattutto in alcune zone d’Italia le persone in giro senza motivi validi. E il boom di denunciati da parte delle forze dell’ordine nei scorsi giorni ne è la prova.

Coronavirus: restrizioni reiterabili fino al 31 luglio

Nel nuovo decreto sarà inserita anche una norma che prevederà che alla scadenza dei divieti di circolazione e di chiusura delle attività al momento fissato al 3 aprile, sarà possibile adottare nuove restrizioni su specifiche parti del territorio nazionale ovvero, se occorre, sulla totalità di esso, purché abbiano una durata non superiore a 30 giorni, reiterabili e modificabili anche più volte fino al 31 luglio.

Scelte che verranno prese in Cdm su proposta del ministro della salute e sulla base di valutazioni epidemiologiche fatte dai medici.

Inoltre verrà data ai presidenti di regione l’opportunità di adottare autonomamente misure più restrittive e che saranno valide per 7 giorni, entro i quali devono essere confermate con Dpcm. Lo stesso vale per le ordinanze dei Sindaci rispetto al presidente della Regione o al presidente del consiglio dei ministri che deve confermarle entro 7 giorni con decreto.

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