Papa Francesco è morto: età, altezza, storia, vero nome e condizioni​

Papa Francesco è morto. La notizia è stata confermata ufficialmente dal Vaticano e ha scosso milioni di fedeli in tutto il mondo. A 88 anni, il primo Papa sudamericano e il primo gesuita a salire al soglio pontificio, si è spento nella sua residenza a Casa Santa Marta. Era diventato un punto di riferimento globale, noto per il suo linguaggio diretto, la lotta contro le disuguaglianze e l’impegno per un rinnovamento profondo della Chiesa. In questo articolo scopriamo chi era davvero Jorge Mario Bergoglio: dalla sua età e altezza al suo percorso di vita, fino alle condizioni di salute che hanno preceduto la sua morte.


Chi era Papa Francesco: il vero nome e le origini

Il vero nome di Papa Francesco era Jorge Mario Bergoglio. Nato a Buenos Aires, in Argentina, il 17 dicembre 1936, era figlio di emigranti italiani: il padre Mario José era un impiegato ferroviario originario del Piemonte, mentre la madre Regina María Sívori aveva radici liguri. Cresciuto in un quartiere popolare della capitale argentina, ha sempre ricordato l’importanza dei valori familiari e della solidarietà appresa tra la gente comune. Queste radici umili hanno profondamente influenzato il suo modo di concepire il papato, lontano dai fasti e vicino alla gente.


L’altezza e la figura pubblica

Papa Francesco era alto 1 metro e 76 centimetri. La sua figura, sebbene non particolarmente imponente, era resa autorevole dalla sua presenza sobria ma incisiva. Conosciuto per il sorriso mite, il tono pacato e lo stile informale, ha sempre preferito la semplicità: dai suoi abiti più modesti alla scelta di vivere a Casa Santa Marta anziché nell’appartamento papale ufficiale. La sua immagine pubblica era coerente con la sua visione di una Chiesa “povera per i poveri”.


Dalla vocazione al sacerdozio

La vocazione sacerdotale arrivò presto. Dopo un breve periodo di lavoro come tecnico chimico, Jorge Mario Bergoglio decise di entrare nel seminario gesuita nel 1958. Fu ordinato sacerdote il 13 dicembre 1969. Si distinse per la sua dedizione e il rigore intellettuale, diventando nel tempo professore, rettore del Collegio Massimo di San Miguel e infine provinciale dei gesuiti in Argentina. Durante la dittatura militare degli anni ’70, il suo comportamento suscitò polemiche e interpretazioni contrastanti, ma il suo ruolo fu spesso legato alla difesa dei perseguitati.


L’elezione a Papa: un evento storico

Il 13 marzo 2013 Jorge Mario Bergoglio fu eletto Papa, succedendo a Benedetto XVI dopo le storiche dimissioni. Fu un momento che segnò la storia: era il primo Papa proveniente dalle Americhe, il primo gesuita e il primo a scegliere il nome “Francesco”, in onore di San Francesco d’Assisi. Il nome stesso fu già un messaggio: un impegno per una Chiesa più umile, più attenta agli ultimi e più coraggiosa nelle scelte morali e sociali.


Il pontificato: lotte, riforme e gesti rivoluzionari

Durante il suo pontificato, Papa Francesco ha affrontato con decisione temi considerati tabù. Ha parlato di povertà, immigrazione, cambiamento climatico, omosessualità, pedofilia nella Chiesa e ha chiesto riforme profonde. Ha più volte condannato il clericalismo, incoraggiando una Chiesa più aperta, sinodale e vicina alla realtà quotidiana dei fedeli.

Uno dei momenti simbolici più forti del suo pontificato fu la preghiera in una piazza San Pietro deserta durante la pandemia di Covid-19: una scena che ha fatto il giro del mondo. Francesco è stato anche il primo Papa a partecipare direttamente a incontri interreligiosi in Medio Oriente e a firmare encicliche come Laudato si’ e Fratelli tutti, veri manifesti di giustizia sociale e ambientale.


Le condizioni di salute negli ultimi anni

Negli ultimi anni, le condizioni di salute di Papa Francesco avevano destato preoccupazione. Soffriva di problemi respiratori, legati a un’infezione polmonare avuta in gioventù, e aveva subito un intervento chirurgico al colon nel 2021. I dolori al ginocchio lo avevano costretto a utilizzare una sedia a rotelle in diverse occasioni. Nonostante ciò, aveva sempre cercato di mantenere il suo impegno pubblico e pastorale.

Nel 2024, le sue condizioni si erano ulteriormente aggravate, con frequenti ricoveri al Policlinico Gemelli di Roma. Nonostante tutto, non aveva mai parlato apertamente di dimissioni, ribadendo che si sarebbe dimesso solo se non fosse più stato in grado di governare la Chiesa in modo lucido.


La morte: data, ora e luogo

Papa Francesco è morto il 20 aprile 2025 alle ore 7:35 nella sua stanza presso Casa Santa Marta, la residenza che aveva scelto fin dal primo giorno del pontificato. La notizia è stata diffusa dal portavoce vaticano e immediatamente rilanciata dalle principali agenzie stampa di tutto il mondo. La causa ufficiale è stata un’insufficienza respiratoria acuta legata a complicanze polmonari croniche.


Reazioni e lutto mondiale

Immediata la reazione del mondo intero. Presidenti, capi religiosi, intellettuali e gente comune hanno espresso cordoglio e affetto. Migliaia di persone si sono radunate in piazza San Pietro per pregare e rendere omaggio a un Papa che ha saputo parlare al cuore di tutti, credenti e non credenti.

Il presidente della Repubblica Italiana ha parlato di “una figura che ha saputo unire, dialogare e ispirare milioni di persone”, mentre molti leader religiosi hanno sottolineato il suo contributo al dialogo interreligioso e alla pace.


Il futuro della Chiesa dopo Francesco

Con la morte di Papa Francesco si apre ora la fase del conclave. I cardinali di tutto il mondo saranno chiamati a eleggere un nuovo Pontefice, in un momento delicato per la Chiesa cattolica. L’eredità spirituale, culturale e sociale lasciata da Francesco rappresenta un punto di svolta: sarà difficile per il successore raccogliere e proseguire un pontificato tanto incisivo.

Il dibattito tra riformisti e conservatori è destinato ad acuirsi, e la scelta del nuovo Papa sarà cruciale per il futuro della Chiesa. In molti si chiedono se il prossimo Pontefice continuerà sulla scia di Francesco o se ci sarà un ritorno a posizioni più tradizionali.


Conclusione

La morte di Papa Francesco chiude un capitolo fondamentale della storia della Chiesa cattolica e del mondo contemporaneo. Il suo pontificato ha lasciato un’impronta profonda e indelebile. Era il Papa della misericordia, della sobrietà, del dialogo. Era il Papa che abbracciava tutti, senza giudicare. Era il Papa che ha saputo farsi amare con gesti semplici e parole forti. Ora che non c’è più, il suo esempio resta vivo.

Hai seguito il pontificato di Papa Francesco? Qual è stato il momento che ti ha colpito di più? Scrivilo nei commenti.

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