Coronavirus: tutta Italia zona protetta. Spostamenti solo per lavoro

La diffusione del coronavirus non accenna ad arrestarsi in Italia. Il governo dopo aver dichiarato nei giorni scorsi zona rossa per la Lombardia ed altre province del nord, ieri sera ha emanato un nuovo decreto estendendo la zona protetta a tutto il territorio nazionale. Purtroppo il numero dei contagi e dei decessi – come ribadito dal premier Conte in conferenza stampa – è in forte aumento e per questo si è provveduto ad aumentare le restrizioni in modo da limitare al minimo le uscite della popolazione.

Consentiti spostamenti solo per necessità

Con il nuovo decreto denominato “resto a casa” gli spostamenti saranno consentiti soltanto per motivi di lavoro, necessità o salute. Chi lo farà dovrà portare con sé un’autocertificazione che attesti il motivo dello spostamento e dovrà esibirlo alle autorità in caso di controlli.

Tra i casi di necessità è consentito uscire per andare a fare la spesa. In caso di mancato rispetto delle norme, è prevista una sanzione che va dall’ammenda fino a 206 euro all’arresto fino a 3 mesi. Sospese le lezioni scolastiche e universitarie fino al 3 aprile, così come sono state sospese tutte le manifestazioni sportive compreso il massimo campionato di calcio.

Inoltre il governo dichiara lo stop a tutte le manifestazioni e la chiusura dei luoghi dove sono possibili gli assembramenti. I locali come bar e ristoranti dovranno rispettare l’ordinanza di chiusura alle ore 18.00. Anche le funzioni religiose per svolgersi dovranno garantire la distanza minima di 1 metro.

Nessun problema al trasporto delle merci

Nessun problema invece per quanto riguarda il trasporto delle merci che continueranno a viaggiare regolarmente lungo lo stivale. Non c’è motivo quindi di assembrarsi al di fuori dei supermercati per fare la spesa.

Per i trasporti non è all’ordine del giorno una limitazione dei trasporti pubblici, per garantire la continuità del sistema produttivo e consentire alle persone di andare a lavorare.

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