Cassa integrazione Covid, arriva dal Governo Conte la proroga di un mese

Cassa integrazione, se ne discute molto e tante aziende e lavoratori sono in crisi. Ora dal governo Conte arriva una importante concessione che da più ossigeno a molti che si trovano in un reale stato di necessità.

La proroga decisa coprirà anche il mese di luglio, ma lascia almeno per ora scoperto agosto e molti già segnalano come la misura sia insufficiente.

Il nuovo decreto legge ideato per allungare da subito la cassa integrazione per altre quattro importanti settimane ha ottenuto il via libera e impedirà temute interruzioni nell’erogazione delle indennità. Il problema però per il momento è solo rimandato e si presenterà di nuovo verso la metà o la fine del mese di luglio. Cosa ancor più grave poi è che anche l’autunno al momento è scoperto.

Agli Stati Generali dell’Economia, voluti dal Premier, proprio per questo i leader dei principali sindacati: Cgil, Cisl e Uil ha chiesto sostanzialmente in coro, trovando un totale accordo, un significativo ampliamento degli ammortizzatori sociali, che dovrebbero venire estesi a tutto il 2020, includendo anche una proroga al blocco dei licenziamenti.

Per ora il provvedimento approvato fa da tampone in una situazione potenzialmente molto critica, ma certo non basterà.

Il Governo Conte ha aperto il cantiere per la riforma degli ammortizzatori sociali, che dovrebbe portare ad una loro notevole semplificazione, oggi ne esistono 20 di differenti, la linea del ministero del Lavoro è quella di andare verso una unificazione o quanto meno una razionalizzazione, che semplifichi poi anche le procedure di erogazione.

Ora però quello che più conta è senza dubbio cercare di intervenire al meglio sull’emergenza. L’Inps ha fatto sapere che sarebbero 123mila gli assegni da pagare, con una larga fetta di imprese escluse o che ha esaurito o esaurirà tutto il periodo di cassa integrazione concesso, con la conseguenza di dover attendere poi fino a settembre per le ulteriori quattro settimane.

Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini riconosce l’impegno del Governo e che un primo passo nella giusta direzione è stato fatto, ma fa anche presente che servono urgentemente altre misure, se possibile ancor più decise.

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